LUCA PALAMARA E LA “LOGICA” DEL POTERE DELLA MAGISTRATURA.
“Nella notte tutti i gatti sono grigi”, per distinguere i gatti grigi dai gatti bianchi c’è bisogno di fare luce e squarciare il velo di ipocrisia della magistratura.
MODERANO:
- Avv. Margherita Kòsa (Presidente Professionisti del diritto);
- Avv. Giuseppe Sidoti (Componente Professionisti del diritto).
INTERVENGONO:
- Dott. Luca Palamara (ex magistrato italiano, ex membro del Consiglio Superiore della Magistratura. È stato il più giovane presidente dell’ANM da maggio 2008 a marzo 2012; dal 19 settembre 2020 è il primo presidente nella storia dell’ANM ad esserne stato espulso).
- Avv. Alessandro Vaccaro (Tesoriere OCF, coord. Commissione Penale);
- Dott . Vittorio Raeli (Procuratore Regionale Corte dei Conti Basilicata);
- Dott. Massimo Palescandolo (Giudice Civile Tribunale Torre Annunziata);
- Avv. Baldassare Lauria (Presidente Progetto Innocenti);
- Avv. Paolo Pisani (Avvocato penalista del Foro di Cosenza);
- Avv. Mariateresa Arcadi (Vice Presidente RNF);
- Avv. Riccardo Radi (Avvocato penalista di Roma);
- Dott. Renato Burigana (Presidente Co.ne.pro);
- Dott. Stefano Sfrappa (Presidente SIC).
“Le Procure appiattiscono la funzione del Giudice!”
Luca Palamara sulle domande dell’Avv. Alessandro Vaccaro, “ho quindi cambiato idea sulla separazione delle carriere”. “C’è poi un altro tema che è inutile negare ed ignorare, della terzietà del giudice e del fatto e che sovente si rischia di creare un appiattimento della funzione del giudice rispetto a quello che è l’azione della Procura. Cioè oggi chi è che realmente detiene e gestisce il potere? Il potere è gestito all’interno degli uffici della Procura della Repubblica. Per quale motivo? Perché c’è un rapporto molto stretto con la Polizia giudiziaria, c’è un rapporto molto stretto con la Stampa, con una determinata Stampa e c’è un rapporto molto stretto spesso anche con il Giudice che deve essere un pò il terminale di queste azioni. Tutto ciò merita un approfondimento per fare in modo che il processo sia realmente giusto, come è scritto nella nostra Costituzione”.
Luca Palamara alle domande di Massimo Palescandolo (Giudice Torre Annunziata): “Nella notte tutti i gatti sono grigi”, per distinguere i gatti grigi dai gatti bianchi c’è bisogno di fare luce e squarciare il velo di ipocrisia della magistratura. “Il magistrato che non era iscritto alle correnti, sicuramente, anche se bravo, non aveva una possibilità di riuscita. Quindi ad una domanda chiara, una risposta altrettanto chiara: chi non faceva parte delle correnti non riusciva ad ottenere l’incarico!!!”.
Luca Palamara responsabile o vittima? Alla domanda del Dott. Vittorio Raeli: “Io sono stato eletto per quel motivo. (…) è tutto dominato dalle correnti”. “…quelle erano le regole del gioco, funzionava così in quell’ambito ed in quel contesto! Io ho operato rispondendo a quello che era stato il mio mandato, che in tanti magistrati mi avevano affidato, mi hanno eletto per quel motivo, affinché io mi adoperassi a cercare di trovare le situazioni giuste di equilibrio. È tutto dominato dalle correnti, sono le correnti che decidono chi va al CSM, la trafila è proprio quella, componenti degli organi direttivi associativi o come me Presidente ANM e poi componente CSM. Chi ha avuto quell’esperienza lo si ritiene maggiormente pronto dal punto di vista delle capacità di conoscenze interne per gestire l’organo di autogoverno.”
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